Radiocomunicazioni spaziali 3: L'Italia entra nel sistema DSN.

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Radiocomunicazioni spaziali 3: L'Italia entra nel sistema DSN.

Messaggioda i0kqb » 05/09/2017, 18:11

Un motivo di orgoglio per l'Italia. Quanto riportato quì sotto, è l'estratto da una pagina della ASI, Agenzia Spaziale Italiana, datata 1 Settembre 2017.
L'Italia entra a far parte, A PIENO TITOLO, del sistema Deep Space Network, sistema globale formato, sin'ora, da tre stazioni di terra con le quali la Nasa controlla e dirige tutte le sonde spaziali in volo nel sistema solare ed oltre( la sonda Voyager 1 è fuori del sistema solare). Per rinfrescarvi la memoria, potete andare su: http://www.eramagazine.eu, cliccate sulla cartella "Speciali ed allegati"e scaricatevi il Power Point intitolato: Segnali radio dallo spazio.
Con orgoglio voglio qui ricordare anche che la navicella Cassini, destinata il 15 Settembre a essere fatta precipitare su Saturno, ha molta tecnologia italiana a bordo.
Buona lettura.


Da ASI News
Prendono oggi il via dal Sardinia Deep Space Antenna (SDSA) le operazioni di “tracking” della sonda NASA-ESA-ASI Cassini che tra qualche giorno compirà l’ultimo atto della sua ventennale missione dedicata al sistema di Saturno. Il SDSA dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) costituisce una nuova configurazione sviluppata l’impiego a supporto di missioni interplanetarie, equipaggiando in modo adeguato il Sardinia Radio Telescope (SRT) realizzato dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, la Regione Sardegna e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e destinato allo studio dell’universo e dei suoi misteri.

Il Sardinia Deep Space Antenna (SDSA) a partire da gennaio diventerà ufficialmente operativo nell’ambito del Deep Space Network della NASA, ma fornirà servizi di comunicazione e navigazione anche per le sonde interplanetarie europee, specializzandosi in particolare per quelle marziane, in vista della Human Exploration del pianeta. Il SDSA nasce grazie ad accordi tra l’ASI e l’INAF ed a uno specifico accordo ASI – NASA, che ne assicura l’impiego per una molteplicità di missioni interplanetarie in collaborazione con il Jet Propulsion Laboratory – (JPL). Il suo debutto è legato alla fase cruciale The Grand Finale della missione di Cassini nel sistema di Saturno. Il SDSA seguirà gli ultimi giorni del lungo viaggio della sonda prima del suo tuffo finale sul pianeta fissato per il 15 settembre prossimo.

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