50 anni di Icom

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Il celebre marchio giapponese compie questo anno il mezzo secolo di vita da quando fu fondata da Tokuzo Inoue nella prefettura di Kyoto con il nome di Inoue Seisakusyo, modificato in Inoue Communication Equipments nel 1964 e successivemente nel 1978 in Icom Icorporated.
Poco a poco questa azienda si è guadagnata un posto nel mercato delle telecomunicazioni e cominciò la sua espansione creando Icom Europa in Germania nel 1976 ed Icom America negli U.S.A. nel 1979.
Nel 1986 termina la costruzione della fabbrica di Irano, ed un anno più tardi quella di Tokio.

Icom si è evoluta offrendo prodotti in ambito nautico, aeronautico e radioamatoriale, specializzandosi negli ultimi anni nella fabbricazione di apparati resistenti all'acqua e digitali, NXDN, PMR e D-STAR, sino a raggiungere il nuovo WLAN o lo schermo tattile nell'IC-7100.

I suoi ricetrasmettitori hanno ricevuito molte certificazioni tra cui lo standard militare 810.

Ai giorni nostri Icom si trova ad Osaka ed è uno dei pochi fabbricanti che possono vantare il vero "made in Japan", poiché al contrario di altri produttori che producono in paesi a basso costo, la loro produzione avviene totalmente in Giappone.

Nei cinquant'anni di vita l'azienda si è evoluta notevolmente. Quotata alla Borsa di Tokio e Osaka è presente in 80 paesi attraverso importatori e filiali come quelle di Spagna, Cina, U.S.A., Australia e Germania.

Nel 2006 il suo fondatore Tokuzo Inoue ha assunto la presidenza della Tsutomu Fukui.

L'espansione della Icom si ebbe soprattutto negli anni '80 e '90 con la creazione della filiale di Dusseldorf ( Germania 1976), Washington ( U.S.A. 1982 ) e Melbourne ( Australia 1982 ), e più tardi la Icom Asia a Taipei.

In Italia è rappresentata da Marcucci.