A.D. 20. 12. 2015 : Nel  suo percorso descrittivo degli  itinerari  della Gens Eraniana di Sicilia, gli Annali dell’European Radioamateurs Association la riscontrano a Cerda,simbolico centro di produzione e di cultura culinaria del carciofo spinoso, la cui coltivazione copre una specifica vasta nicchia di eccellenza nella zona sub montana delle Madonie.

In questo contado oggi la Gens Eraniana piazza la sua gloriosa bandiera, sotto la guida del suoCaesar, Marcello.

Tutta la zona è particolarmente vocata a questa species di ortaggio, per la posizione ideale, costituita da vasti pianori protetti dalle propaggini madonite, dal terreno generosamente fecondo, ma anche dalla specifica tradizionale abilità contadina del luogo.

Mettendo i piedi in queste contrade,vecchi ricordi mi tornano alla mente, ricordi cari dei tempi passati, che, ahimè, ormai se ne sono andati, senza lasciare niente: ……solo incolmabile vuoto e grande nostalgia!

 

Ricordo,sopra tutto quello che è ormai un mito, la leggendaria Targa Florio, che ogni fine maggio, riempiva  le strade di Cerda e di tutto il circuito delle Madonie di automobili, provenienti per la circostanza da ogni dove, ma specialmente da tutta la Sicilia. La Corsane era l’orgoglio, trattandosi della più antica al mondo, nonché di una gara del prestigioso Campionato Mondiale Marche, che la accomunavano a circuiti come la 24 ore di Le Mans, la 12 ore di Sebring, la 24 ore di Daytona, la 1000 km del Nurburgring, la 1000 km di Zeltweg, la 1000 km di Monza, la 1000 Miglia e poche altre ancora, tutte di alto rango. I migliori piloti del mondo e le più attrezzate scuderie da corsa vi hanno gareggiato, per il prestigio che acquisivano con la vittoria, la più faticosa, la più intrepida, la più rischiosa!Tra i piloti più noti ricordo: Tazio Nuvolari,Gigi Villoresi, Piero Taruffi, Stirlig Moss, Peter Collins, Umberto Maglioli, tra le scuderie, Alfa Romeo, Ferrari, Porsche,Lancia,Mercedes, Bugatti, Maserati.

Ricordo ancora quando tassativamente ogni anno percorrevamo tanti km sulla vecchia statale, dove lasciavamo le auto, per proseguire a piedi fino alle tribune di Cerda, onde assistere ad unacompetizione che ci entusiasmava, specialmente quando correvano le Ferrari con alla guida il nostro concittadino egrande pilota, Ninni Vaccarella.

Era un giorno di sport, di festa, un  weekend di passione per il Campionato Mondiale Marche,più volte vinto anche dalla Ferrari col mitico “Preside volante”,  Bandini, Scarfiotti, anche se in definitiva  il trofeo della Targa Florioèstatoconquistato dalla Porsche, dopo tre gare vinte consecutivamente. Non sono mancati altri vincitori palermitani oltre Ninni Vaccarella, ricordo, infatti , il barone Antonio Pucci, Armando Floridia, Eugenio Renna ”Amphicar”, Raffaele Restivo, Alfonso Merendino "Apache".

Il primato del giro più veloce di 33’,36” nella gara del 1970, rimane ancora insuperato ed è detenuto dal finlandese Leo Kinnunen su Porsche 908/03, arrivato 2°.E sfido io che non l’abbiano ancora superato dopo 45 anni: non bastano solo motori evoluti e vetture performanti rispetto al tortuoso circuito madonita, né gomme particolari, e nemmeno palle più dure dei copertoni……. per affrontare un percorso impossibile, tant’ è che è statoteatro didiverse tragedie,a seguito delle quali sono state soppresse tutte le competizioni su strada, segnando per noi siciliani la fine di un’epopea di eroici guerrieri, che gareggiavano su focosi e spesso incontrollabili cavalli-vapore.

E’ evidente che,mancando gli speciali prototipi creati appositamente per l’allora competizione del Campionato Mondiale Marche, ormai che la gara è stata declassata,  non può esservi più nessun pilota in grado di insidiare, né tanto meno superare questo primato: in poche parole fine di una epopea ……..ed inizio, ahimè, della leggenda.

Che tempi meravigliosi, irripetibili,mitici di sport automobilistico, pieni di fascino!  Io entravo  a Floriopoli, da giornalista dell’allora quotidiano palermitano Telestar, fin dentro  le scuderie ed in mezzo ai piloti nei box, o nel settore dei cronometristi, vivendo così i momenti più emozionanti  di ogni gara.

Ora la corsa è stata trasformata a semplice rally, o a sfilata di auto storiche, per cui il fascino  dei tempi andati non può più tornare, essendo venuto meno il prestigio epicodi una gara prototipi di livello mondiale. Io che ho vissuto quei feroci tornei, non riesco più ad assistere ad una gara di…vecchietti nostalgici che passeggiano sopra auto d’epoca!

Solo chi ha vissuto quei magics moments può descriverli. Ed io sono ancora fra i non moltisopravvissutiorgogliosi efedelitestimoni, nonché custodi dello splendore di quelle competizioni, di cui sono stato appassionato ed instancabile frequentatore per quasi un ventennio dal 1960 alla fine (1977).

Oggi la Targa viene rivissuta, solo nei ricordi, al Museo Vincenzo Florio di  Cerda, ubicato negli ex locali del Motel Aurim albergo che ha ospitato i piloti e nei cui garage venivano preparate le famose Alfa Romeo 33. Sono visibili e consultabili giornali, libri, classifiche, e in esposizione molti cimeli, quadri plastici e tanto materiale che fa ripercorrere la mitica targa Florio. A cura di alcuni privati sono stati realizzati altri due musei, a Collesano e Campofelice di Roccella. E del suo fondatore, il ricco imprenditore palermitano, Vincenzo Florio, non rimane ormai che uno sparuto, ma significativo ricordo della sua grandeur,nelle tonnare di Favignana e di Palermo, nella fiabesca villa di Viale Regina Margherita di Palermo, acquisita al patrimonio regionale, nel traghetto della Tirrenia che tuttora porta il suo nome, insieme a quello del suo concorrente, il napoletano Raffaele Rubattino, che, tuttavia,verso di lui nutriva ammirazione e lo salvò dal fallimento.

Finito il rodeo automobilistico, ciò nonostante oggi,in compenso, troviamo qualcosa che comunque continua a spingere  appassionati estimatori a recarsi in quelle contrade, estimatori però di altro genere di attrattiva.

I carciofi delle piane e dei dintorni di Cerda, diventati un vanto per la particolare varietà, il carciofo spinoso di Cerda appunto, dalla polpa carnosa, compatta, saporita del suo capolino concavo, particolarmente versatile per le molteplici modalità, con cui la gente del posto ha sempre saputo cucinarlo, esaltandone le caratteristiche, attraverso pietanze sempre più invoglianti.

Per loro è motivo di vanto, ma anche di saggia speculazione, che continua a richiamare una sempre crescente attrattiva da parte di appassionati e raffinati degustatori e a portare benessere  ai Cerdesi, tant’è che ogni anno il carciofo di Cerda è oggetto di apposita sagra locale, oltre che di un apposito monumento nella piazza centrale del paese.

Una delle massime espressioni di quest’arte culinaria del carciofo, vedi caso, è proprio l’Azienda Agricola denominata La  Targa Florionella piana di Cerda in contrada Canna, un’Azienda Agrituristica, interamente a ciclo biologico-energetico-ecologico, che si affaccia sulla statale 120, proprio il percorso della gara, a 5 km. oltre le tribune di Floriopoli.

La prima sorpresa,per chi oggi è arrivato, era la presenza  davanti l’albergo-ristorante di un Dacia Duster,la Pegaso 2, assegnato dal Ministero della Protezione Civile, facente parte della colonna e debitamente attrezzato di ogni struttura atta alle situazioni emergenziali: radio ricetrasmittenti,  cassetta di pronto soccorso, apparecchiature ed impianti funzionali alle stesse.

L’ammirazione è spontanea ed altrettanto lo è il plauso verso il Presidente Marcello, peraltro artefice dell’acquisizione degli altri due mezzi presenti, il camper , assegnato l’estate scorsa sempre dal  Ministero ed il fuoristrada ereditato dalla Sezione di Cefalù. Davvero un bello spettacolo! E ora sotto a chi tocca, in caso di emergenza!

E’ il momento del pranzo egli Eraniani, da rinomati buongustai, sanno apprezzare la buona cucina. impareggiabili testimoni,come sono, di altre agguerrite tavolate celebrative di momenti davvero importanti della nostra Associazione, ….e come no! Ragion per cui oggi sono ivi sbarcati in massa col duplice intento: in primis quello di poter  tessere le lodi a queste speciali prelibatezze del luogo……. e lo sanno fare bene!  Deinde potersi scambiare un caloroso abbraccio augurale, come è consuetudine, in occasione delle festività natalizie.

Con le rispettive famiglie, per chi ha potuto,  oggi presenziano,  ai conviviali piaceri per palati buongustai, ben oltre 70 bocche.

Tra gli intervenuti, oltre il Nostro caro socio Padre Don Fernando Repizo, pienamente ristabilito dal  brutto incidente motorio estivo, presenzia in massa il Gruppo della Sezione di Palermo, quello  della Sezione Stretto di Messina, di Caltanissetta. E’ da rilevare  anche la presenzadel nostro Giuseppe Massimo Maldarizzi, IT9DDI,Presidente della Sezione Provinciale di Taranto e Referente Nazionale per i rapporti Istituzionali con Ministero dell'Interno e le Prefetture Italiane, accolto con uno scrosciante applauso.

Non è difficile indovinare che il menu era basato prevalentemente su variegati antipasti casalinghi, sullalocale produzione di carciofi, cucinati secondo le più succulenti tradizioni locali, sulle carni grigliate provenienti da allevamenti madoniti, , vini e bevande.   Conclusione coi classici cannoli e la frutta, e il caffè.

Il pranzo è stato punteggiato da diversi interventi.

Il primo annuncio è quello fatto dal Presidente Marcello,che ufficialmente comunicadi essere stato assegnatario da parte del Ministero della Protezione Civile del  Dacia Duster attrezzato, facente parte della Colonna Pegaso 02, appena visionato all’esterno.

Ma quella che non si aspettava no gli intervenuti, è stata la notizia che l’ERA Nazionale ha presentato al Dipartimento Nazionale Protezione Civile:

 un primo progetto denominato “Pegaso Om Road” per l’acquisto di 11 automezzi, di cui 10 Dacia Duster e 1 Trafic Renault, da adibire al trasporto di persone.Tutte le vetture saranno dotate di 2 lampadelampeggianti, sirena bitonale, 3 RTX( Icom 7100, Icom 5100 e Icom 51, ecc.).

un secondo progetto   per l’acquisto  di 12 pic-up, di cui sei dotate di pompe idrovore e sei dotate di modulo antincendio, tutte dodici corredate di RTX  identici al precedente progetto.

Il tutto condito da uno spontaneo caloroso hip hip urrà.

Gli interventi ed i conseguenti applausi oggi non si sono risparmiati!

Un primo brindisi viene sollecitato dal Presidente per scambiare gli auguri fra tutti i soci in vista delle prossime festività, ragion per cui siamo oggi qui tutti riuniti.

Il Segretario dell’ERA Nazionale, IT9THC, continua osannando tutte le donne intervenute sia da parte dell’ERA che da parte delle amiche dell’O.P.C.S. e queste ultime  fanno grazioso dono, per l’occasione al Presidente Marcello, agenda, calendario ed un piatto in ceramica  cogli identificativi della propria Associazione.

Altro applauso, sollecitato dal presidente Marcello, poi viene rivolto all’ultima Sezione arrivata nella grande famiglia ERA e presente in questo contesto, la Sezione Era dello Stretto di Messina.

Ma non finisce qui!  Infatti il Presidente Vella  rivolge l’invito ad applaudire la nonna dell’ERA, la Sig. ra Battiato, mamma del nostro Guido, IW9DXW, nonché il Presidente Provinciale della Sezione di Palermo, Dr. Giovanni Arcudi.

Nel  frattempo il nostro socio Prof. Antonio Parrino, soddisfacendo le sollecitazioni dei presenti e mettendo generosamente a disposizione la sua non comune vena artistica nel campo dei ritratti a gessetto nero, si è dilettato a disegnare mirabilmente ben sei diversi volti, raccogliendo il generale ulteriore plauso da parte dei convenuti.

Alla fine del pranzo, soddisfatti e rinvigoriti, invogliati dalla musica invitante proveniente dall’adiacente sala adibita alla danza, anche i nostri si sono fatti coinvolgere e con gli altri si sono cimentati in molti nella mischia ballerina e non solo. Il nostro socio IT9TTY Alberto Saeli, infatti, imprevedibilmente ci allietacon un fuori programma canoro, cimentandosi in un “Malafemmena” di Antonio De Curtis, piacevolmente dedicato alla moglie, la socia (pure Lei) Iolanda Trimboli, che alla fine, compunta  e compiaciuta ricambia la dedica con un pubblico bacio al marito, subissata dagli applausi.

Tornati, quindi, nel posteggio dei nostri mezzi di Protezione Civile, il Presidente Marcello, ha tagliato il nastro augurale dell’ultimo arrivato, salutato oltre che dagli applausi, dal suono sincrono e spiegato delle sirene delle tre vetture e accompagnato dal turbinio luminoso delle rispettive lampade emergenziali.

Tutto finisce in gloria, quando si riunisce l’allegra brigata dell’ERA! E così,  memori e rispettosi della tradizione, gli Eraniani, dopo aver fatto fuori ogni genere di pietanze abbondantemente annaffiate, dopo avere ballato,  riso, divertiti  e soddisfatti si sono alla fine ritirati in buon ordine, petto in dentro e, ahimè…..pancia in fuori!

Una giornata all’insegna della spensieratezza , della coesione cameratistica, culminata col brindisi inneggiante non soltanto all’augurio di trascorrere serene e liete festività, ma dal significato più profondo di fratellanza fra noi Eraniani e di rispetto reciproco.

Buon Natale ERA!  Mi raccomando, continua così: SEMPRE PIU’ SU !  Alle prossime……

 

IT9 WAT Mimmo Radosta EA 35

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