Scoperta una nuova isola nella terra di Francesco Giuseppe
Inviato: 26/09/2013, 9:11
Secondo l’agenzia RiaNovosti, una spedizione artica russa ha scoperto una nuova isola in un arcipelago a nord dell Siberia, nell’Oceano Artico, a nord di Novaja Zemlja e ad est delle isole Svalbard. La spedizione, avvenuta a bordo del rompighiaccio atomico “Rossiya”, ha fotografato e cartografato il passaggio di mare che separa le due isole e fissato le coordinate della linea di costa. Gli esploratori avevano precedentemente ipotizzato che la nuova isola si fosse staccata dalla più grande isola di Northbrook nel 2006, ma il cattivo tempo ha impedito una precedente spedizione al fine di trovarne le prove. ”Abbiamo dimostrato che un nuovo stretto si è formato nel Mar Glaciale Artico, nella Terra di Francesco Giuseppe“, ha detto il capo spedizione Vladimir Sokolov. “La spedizione – aggiunge – consegnerà i dati sulla nuova isola al reparto di navigazione e Oceanografia di San Pietroburgo e una speciale commissione governativa sceglierà un nome per la nuova isola”. L’arcipelago è composto da 191 isole coperte quasi totalmente dai ghiacci, con una superficie totale di 16.134 chilometri quadrati, vale a dire poco più vasta della regione Calabria.
L’arcipelago, di origine vulcanica, sebbene coperto dal ghiaccio, può contare anche su alcune aree interessate da muschi e licheni. Nella tarda estate si verifica spesso il fenomeno della nebbia, mentre le precipitazioni sono concentrate soprattutto nella stagione primaverile ed autunnale. Il valore assoluto più basso registrato nell’ultimo trentennio è stato di -54°C, mentre la temperatura massima assoluta più elevata è indicata a +13°C. La cima più elevata delle isole si trova sull’isola di Wiener Neustadt, e raggiunge i 620 m s.l.m. La fauna nativa del luogo è composta da trichechi, volpi artiche e orsi polari. Tra gli uccelli più comuni ci sono il gabbiano tridattilo, il fulmaro e alcune specie di gabbiani. Si possono trovare anche i beluga nelle acque delle isole. L’arcipelago fu scoperto nel 1873 dagli esploratori austriaci Payer e Weyprech.
L’arcipelago, di origine vulcanica, sebbene coperto dal ghiaccio, può contare anche su alcune aree interessate da muschi e licheni. Nella tarda estate si verifica spesso il fenomeno della nebbia, mentre le precipitazioni sono concentrate soprattutto nella stagione primaverile ed autunnale. Il valore assoluto più basso registrato nell’ultimo trentennio è stato di -54°C, mentre la temperatura massima assoluta più elevata è indicata a +13°C. La cima più elevata delle isole si trova sull’isola di Wiener Neustadt, e raggiunge i 620 m s.l.m. La fauna nativa del luogo è composta da trichechi, volpi artiche e orsi polari. Tra gli uccelli più comuni ci sono il gabbiano tridattilo, il fulmaro e alcune specie di gabbiani. Si possono trovare anche i beluga nelle acque delle isole. L’arcipelago fu scoperto nel 1873 dagli esploratori austriaci Payer e Weyprech.